C'era una volta, anzi, c'erano una volta un padre ed una madre che vivevano (felici?) in un piccolo paese dell'Italia di oggi. I nostri avevano una figlia cui volevano tanto bene; lei aspettava il suo principe azzurro, come in tutte le favole che si rispettino. Anche i due genitori avrebbero avuto piacere che fosse arrivato il famoso principe. Lui in effetti arrivò, ma da molto lontano e la portò molto lontano, in un posto chiamato Colombia.
I nostri due amici, superato il primo ovvio momento di smarrimento, riuscirono parzialmente a riprendere il governo dei propri sentimenti e delle proprie pulsioni e pensarono bene di andare a trovare la loro principessa.
Come Totò e Peppino, attraversarono l'Alto Adige, valicarono il vasto mare Oceano ed arrivarono finalmente a destinazione. Si ritrovarono in una città chiamata Medellìn.......Il suo nome incuteva loro una certa paura perché riportava alla loro mente situazioni ed episodi drammatici e pericolosi! I due si fecero però coraggio a vicenda, felici di rivedere la figlia ed il suo sorriso radioso e rassicurante e partirono dall'aeroporto alla volta della città, aiutati anche dalla presenza di una bella giornata di sole e da un clima più che mite. Il percorso in taxi confermò nella mente dei genitori il concetto sempre valido che vuole che si debbano trovare usanze diverse in ogni paese in cui ci si trovi e soprattutto che sia bene accettarle di buon grado.
I due infatti erano sì maturi ed un po' spaesati, ma mantenevano una discreta capacità analitica che derivava loro dal sapere usare in maniera almeno sufficiente i loro cervelli: alcune cose parvero loro essere almeno bizzarre, alcuni comportamenti umani sembrarono dettati da meccanismi e logiche strane.
Comunque i due giunsero felicemente in centro, o quanto meno a destinazione; superarono brillantemente anche un momento di difficoltà derivante dalle motivazioni appena addotte e si impadronirono finalmente dell'agognato appartamento nel quale avrebbero vissuto un mesetto con la loro principessa.
La figlia aveva fatto l'impossibile per far sì che tutto fosse pronto e conveniente, soprattutto in considerazione delle problematiche caratteriali- per usare un eufemismo- del di lei genitore; si percepiva chiaramente che stava vivendo un momento difficile, momento che avrebbe potuto portare tempeste e fulmini.
I due, o meglio, i tre si accorsero che dal cielo, il Padre Eterno si era un momento dedicato particolarmente
a loro ed era intervenuto in loro soccorso; i nostri eroi si fecero volentieri aiutare ed il temporale fu evitato e allontanato.
L'appartamento era carino, concepito un po' differentemente quanto a divisione ed utilizzo degli spazi, sempre ovviamente rispetto al vissuto dei due anziani genitori. In compenso offriva un insieme di suoni, di luci, di atmosfere che portarono i due a fermarsi un attimo a pensare e.....si sa che il cervello umano è spesso più veloce di molti sciocchi computer, sempre che si intenda dare alla parole veloce una valenza umana.
Le necessità impellenti riportarono sulla terra i due che cercarono, aiutati dalla principessa, di personalizzare gli ambienti, mettendo in atto la prima e più elementare forma di difesa di chi si trova lontano da cose, abitudini, mentalità che non sono proprie.
La casa infatti diventò un po'più casa anche perché, nel frattempo, i nostri avevano pensato di riempirla di cibarie ed i loro stomaci sazi avevano trasmetto gioia e fiducia ai loro cuori in tempesta.
Giunse la sera di un lungo giorno, ricco di emozioni, di un lungo giorno nel corso del quale i loro occhi ed i loro cuori erano stati spennellati con varie mani di vernici di molti colori. Giunse la sera e la loro figlia tornò nel piccolo appartamento: con l'aiuto di tutto e di tutti si ricreò un'atmosfera particolare quale i tre non vivevano da molti anni. Non si parlò tanto ed intensamente di quel fenomeno meravigliosamente strano, anche se i tre si portarono a lungo nella propria personale valigia dei ricordi e delle sensazioni quello che hanno provato in quel particolare momento. Scese la notte ed i tre dormirono. Pare essere la cosa più facile e naturale del mondo, ma per uno dei tre fu veramente una bella notte.
bravo, continua così.............sei il migliore!
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